L’educazione è cosa del cuore

murale di d-Egon Z & Omer TDK

Dal punto di vista stilistico gli artisti cercano di rimanere fedeli alle loro origini da writer, sia nella composizione pittorica, che nelle tecniche utilizzate. I soggetti richiesti, composti attraverso macchie di colore e cromaticamente vivaci, saranno più facilmente individuabili da lontano. A sinistra troviamo Enrico Mattei e Don Bosco, pur venendo da ambienti diversi, hanno una visione comune dell’educazione: i due occhi, di fatto, si intersecano creando una sorta di personaggio unico. Il lettering (in questo caso in rosso) è un altro elemento compositivo essenziale e che richiama le radici artistiche degli autori. In questo caso si scosteranno dall’evoluzione della lettera, creando uno stile corsivo e ben leggibile. Hanno pensato ad una citazione di Don Bosco: “L’educazione è cosa del cuore” che si sviluppa a spirale lungo tutto il muro, ma leggibile solo al centro. Funge da cornice ad una macchia nera a forma di cuore. All’interno troviamo dei bambini intenti a disegnare con i gessetti un logo, che ricorda il cane a sei zampe dell’ Eni, il cane detto “Il Grigio” che proteggeva Don Bosco e la tigre simbolo del gruppo sportivo sandonatese cui D-Egon è molto legato. Sull’altro lato del cuore troviamo Suor Maria Domenica Mazzarello, che in contrapposizione alle figure maschili poste sul lato opposto, ricorda il periodo in cui la scuola era divisa per sessi. Dal punto di vista simbolico, abbracciano il cuore e l’innocenza dei bambini per proteggerli.